sabato 17 marzo 2018

Dichiarazione di corretta installazione e funzionamento impianto di rivelazione incendio

Il rapporto di collaudo riportato qui di seguito è stato effettuato alcuni anni or sono. Da allora diverse norme e leggi sono cambiate, alcune abrogate, come il Decreto Ministeriale del 4 maggio 1998, altre, come il DM del 10 marzo 1998, sono state soltanto aggiornate, cosi' come sono stati messi sul mercato nuovi modelli delle apparecchiature menzionare nel rapporto.
Si ritiene istruttivo, tuttavia, riportare il testo di questo verbale, non solo per evidenziare i principali parametri progettuali che è importante verificare in un impianto di rivelazione incendi (e che rimangono validi al mutare delle norme), ma anche per mostrare l'architettura di un simile documento e il formalismo da utilizzare nella sua redazione.





Art. 3.2 Allegato II “Documentazione tecnica allegata alle domande di sopralluogo”
del Decreto  4 maggio 1998  (1) “Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed
al contenuto delle domande per l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendi,
nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi dei vigili del fuoco”

          RELAZIONE CON TIPOLOGIE DEI MATERIALI UTILIZZATI


Il sottoscritto xxxxx, titolare (o legale rappresentante) dell'impresa yyyyy, con sede legale in via zzzz, esecutrice dell'impianto di rivelazione incendio installato presso il Centro Alfa

inteso come: NUOVO IMPIANTO

DICHIARA:

-       Di aver realizzato l’impianto di rivelazione incendio conformemente alla norma CEI 64-8 (per quanto attinente la installazione delle tubazioni e dei cavi e la sorgente di esterna di alimentazione), alla Norma UNI 9795 ed alle disposizioni di legge vigenti, con particolare riferimento al Decreto 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” (2).
-    di avere utilizzato materiali (componenti elettrici) conformi alle norme riconosciute e che gli stessi possiedono marchi/certificati di prova/certificati di conformità alle norme rilasciati da Istituti autorizzati/dichiarazioni di conformità del costruttore, come di seguito elencati nell’ALLEGATO N.1
-       di aver eseguito le prove di collaudo dell’impianto, come specificato nell’ALLEGATO 2

Tutti i materiali utilizzati, inoltre, sono idonei ai relativi ambienti d'installazione di tipo A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO e sono rispondenti al progetto (obbligatorio) ALLEGATO.


In relazione all'utilizzo dei materiali i riferimenti normativi sollevano il dichiarante dalle responsabilità sulla qualità del prodotto stesso.




DATA                                                                                                                                                    FIRMA
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                                                               ALLEGATO N°1 

TABELLA SCHEMATICA DELL' IMPIANTO REALIZZATOE TIPOLOGIA DEI MATERIALI UTILIZZATI 

L’impianto  di  rivelazione   antincendio  installato  nel Centro Alfa, è  stato  realizzato con rivelatori ottici di fumo, installati sia nella intercapedine tra soffitto e controsoffitto sia a vista.
Lo schema dell'impianto e l'ubicazione dei componenti sono desumibili dalle planimetrie di progetto allegate.

Descrizione dell'impianto di rivelazione incendio

Il sistema di rivelazione incendio ha lo scopo di raccogliere, gestire e presentare allarmi provenienti da rivelatori d'incendio o postazioni d'allarme manuali e di fornire automaticamente allarmi legati alle rivelazioni effettuate. La segnalazione d'allarme sarà data con pannelli ottici acustici e con il combinatore. L'impianto è stato realizzato in conformità alle prescrizioni contenute nella Norma UNI 9795 (Marzo1999): "Sistemi fissi automatici di rilevazione, di segnalazione manuale e d'allarme incendio".
E’ realizzato con 2 loop di tipo “A”, ciascuno provvisto di un isolatore di loop a metà linea.
Ogni loop ha un numero massimo di 126 elementi indirizzabili, per un totale di 126.
L'impianto di rivelazione incendio è indicato in apposita planimetria, alimentato a tensione di rete dalla rete; la centrale è provvista di alimentatori e batterie in grado di garantirne il funzionamento per almeno 24h in caso di mancanza della rete di alimentazione primaria.

L’impianto è composto dalle seguenti apparecchiature:

  • Centrale analogico indirizzata Aritech FP1216, di tipo analogico indirizzato, equipaggiata di 2 loops in classe A;
  • 160 rivelatori ottici di fumo Aritech DP2051;
  • 9 rivelatori termici Aritech DT2071;
  • 9 pulsanti a rottura vetro Aritech DM2000;
  • 13 pannelli ottico luminosi Aritech 1553 (3 al piano terra, 1 nei magazzini e 4 al primo piano);
  • 1 combinatore telefonico terrestre Lince.

I lops sono così suddivisi:
Loop 1: 60 elementi (55 rivelatori ottici di fumo ad effetto Tyndall DP2051, 2 rivelatori termovelocimetrici DT2071 e 3 pulsanti a rottura vetro DM2000, come indicato nelle planimetrie allegate);
Loop 2: 117 elementi, di cui 105 rivelatori ottici di fumo ad effetto Tyndall DP2051, 7 rivelatori termovelocimetrici DT2071, 4 pulsanti a rottura vetro DM2000, una scheda IO2034 (modulo equipaggiato di 4 ingressi controllati e di 4 uscite a relè), come indicato nelle planimetrie allegate;

L’impianto di rivelazione incendio sorveglia tutte le aree interne del negozio in oggetto, con la esclusione dei locali destinati ai servizi igienici. La protezione è stata realizzata anche nei controsoffitti.

I rilevatori d'incendio sono di tipo ottico o termico secondo la zona di installazione e saranno raggruppati in zone omogenee. La divisione in zone dell'impianto è tale che ad ogni piano dello stabile corrisponda almeno una zona.
Sono stati installati rivelatori ottici di fumo ad effetto Tyndall e rivelatori termovelocimetrici, come indicato in planimetria.

Le stazioni manuali con vetro a rompere sono state poste su tutte le uscite di sicurezza e nelle zone nevralgiche e, in ogni caso, in modo che sia possibile raggiungere da un qualunque punto dello stabile un pulsante con un percorso massimo di 40 metri, misurato con tutto l'arredo montato.
I circuiti sono stati realizzati a loop chiuso (classe A) con cavi twistati del tipo non propagante l'incendio con rilevatori e  stazioni manuali singolarmente indirizzabili.
I pannelli ottici acustici sono stati posizionati in modo che il segnale d'allarme sia percepibile in qualsiasi locale o zona interna.
L’area  è sorvegliata da una centrale analogico/indirizzata, che ha la capacità di riconoscere, in modo univoco, ciascun rivelatore andato in allarme, permettendo la immediata individuazione del sensore. Il numero di identificazione di ciascun rivelatore è riportato nella planimetria allegata.
La determinazione del numero dei rivelatori si è ottenuta in funzione del tipo di rivelatore scelto, della superficie e dell’altezza del locale, della forma del soffitto, delle condizioni di aerazione e ventilazione del locale.
I rivelatori installati hanno ciascuno una copertura massima di 60 mq (30 mq nei controsoffitti) e la loro distanza massima in orizzontale dai punti del soffitto non supererà i 6 m.
E’ stato installato un combinatore telefonico dedicato per l’invio a distanza, in caso di allarme incendio, di un messaggio di allarme.
Il sistema di alimentazioni è dotato di 2 alimentazioni elettriche (rete e 2 batterie tampone da 7,2Ah)
I cavi di interconnessione sono stati installati in tubo o a vista. Sono comunque provvisti di guaina esterna, schermati, conformi alla norma CEI 20-36 ed installati secondo le prescrizioni contenute nella norma CEI 64-8.



DATA                                                                                                                                                    FIRMA
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                                                               ALLEGATO N°2


RAPPORTO DI VERIFICA

Il sottoscritto xxxx, titolare (o legale rappresentante) dell'impresa yyyy, con sede legale in zzzz, esecutrice dell'impianto di rivelazione antincendio installato presso il Centro Alfa

inteso come: NUOVO IMPIANTO

DICHIARA:


di aver eseguito, con esito positivo, le verifiche di pertinenza indicate nella norma UNI EN 9795 ed in particolare:

Di avere verificato la rispondenza del sistema al progetto
Di avere controllato che i componenti dell’impianto sono conformi alla norma UNI EN 54;
Di avere verificato che la posa in opera dell’impianto è stata eseguita in conformità alla norma UNI 9795;
Di avere eseguito prove di funzionamento, attivando uno per uno i rivelatori ed alimentando il sistema
tramite la sola alimentazione elettrica secondaria;
Di avere controllato la funzionalità della centrale antincendio e delle alimentazioni elettriche,
conformemente a quanto indicato in 6.5.3, 6.5.4 e 6.6 della norma UNI EN 9795.

Le prove di funzionalità dei rivelatori ottici di fumo sono state eseguite con l’utilizzo dei seguenti accessori di prova:

-       Accessorio per la rimozione dei sensori serie 2000 Aritech mod. FG003 Aritech;
-       Palo telescopico in fibra di vetro (non conduttivo) fino a 9m mod. ET010 + ET011 Aritech;
-       Accessorio trasparente per la prova dei sensori di fumo con bombola aerosol mod. TR009 Aritech;
-       Bombola aerosol per prova sensori ottici mod. SC007 Aritech;
-       Accessorio per la prova dei sensori termici mod. TH010 Aritech.




DATA                                                                                                                                                    FIRMA

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